Tutti a bordo della macchina del tempo per esplorare l’intero Universo!
14 Settembre 2021

Avete presente quei videogiochi che vi promettono un intero mondo da esplorare? Gli astronomi sono andati oltre, e hanno simulato un intero Universo, che tutti possono esplorare liberamente!

Usando ATERUI II, il supercomputer più potente del mondo dedicato all’astronomia, ricercatori in Giappone, Spagna, USA, Argentina, Australia, Cile, Francia e Italia hanno creato Uchuu (che in giapponese vuol dire “Spazio Esterno”)

Uchuu è la più vasta e realistica simulazione dell’Universo sviluppata fino ad ora. Raccoglie più di due milioni di milioni di particelle in un gigantesco cubo virtuale: il suo lato misura più di 10 miliardi di anni luce, circa tre quarti della distanza tra la Terra e la galassia più lontana mai osservata!

Uchuu permetterà agli astronomi di studiare la struttura a larga scala dell’Universo e la sua evoluzione con dimensioni e dettagli fino ad ora mai raggiunti.Questa super-simulazione ci permetterà di capire meglio come la materia oscura controlla la formazione delle galassie e anche quale sarà il destino dell’Universo.

Certo, non potremo vedere singole stelle o tantomeno pianeti, ma potremo vedere le strutture di galassie, da quelle più piccole agli ammassi più enormi.

E poi, proprio come una macchina del tempo, Uchuu guarda molto indietro nel tempo: infatti simula l’evoluzione della materia quasi a partire dal Big Bang (13,8 miliardi di anni fa) fino ad oggi: un periodo di tempo lungo più di 30 volte quello trascorso da quando i primi animali fecero la loro comparsa nei mari della Terra!

Questo grande catalogo di dati “pesa” circa 100 terabyte (per avere un paragone, il Large Hadron Collider genera mille terabyte (cioè un petabyte) al giorno!) ed è disponibile in cloud, in un infrastruttura chiamata “skun6”, costruita dall’Instituto de Astrofisica de Andalucia (IAA-CSIC), dal gruppo RedIRIS e dal Galician Supercomputing Center (CESGA)

Immagine: un particolare della distribuzione di materia oscura in Uchuu. Possiamo vedere l’alone di materia oscura nel più grande ammasso di galassie che si è generato nella simulazione, su diverse scale

Crediti: Tomoaki Ishiyama

Curiosità

Per produrre Uchuu, gli astronomi hanno usato tutti i 40200 processori di ATERUI II per 48 ore al mese. Significa che hanno consumato 20 milioni di ore macchina, generando 3 petabyte di dati: l’equivalente di 894.784.853 immagini da una  fotocamera da 12 megapixel!

This Space Scoop is based on a Press Release from NAOJ .
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